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SAVE BEES AND FARMER: L’INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI CHE ABBIAMO VINTO!

«Se tutta l’umanità scomparisse, il mondo tornerebbe al profondo stato di equilibrio che esisteva diecimila anni fa. Se gli insetti scomparissero, l’ambiente crollerebbe nel caos.»

Edward O. Wilson, biologo

Nel 2019 abbiamo partecipato anche noi come APAS a questa iniziativa, vi ricordate?

Per coloro che non sanno bene di cosa stiamo parlando, di seguito trovate una breve sintesi dell’argomento.

Cos’è l’ICE (Iniziativa dei cittadini europei) “Save bees and farmer” (“Salviamo le api e gli agricoltori”)?

Questa iniziativa è stata sottoscritta da Slow Food e da più di un milione di cittadini Europei, e come obbiettivo ha quello di chiedere a gran voce uno stop definitivo all’uso di pesticidi sintetici.

La vera svolta è riuscire a passare dalle tecniche attuali di agricoltura industriale ad un’agricoltura favorevole alle api (ma in generale a tutti gli impollinatori) e a vantaggio degli agricoltori, della salute e dell’ambiente!

Questo cambiamento, ora che abbiamo raggiunto e superato il milione di firme, potrà diventare legge ed essere attuato entro il 2035.

L’iniziativa firmata, chiamata Iniziativa dei cittadini europei (ICE), è il modo più diretto per influenzare la politica europea. A differenza di una normale petizione, tramite l’ICE, se si raggiungono 1 milione di firme, la Commissione europea è costretta a prendere una posizione a riguardo e pubblicare un comunicato ufficiale, e il Parlamento europeo deve tenere un’udienza pubblica sull’argomento.

E ce l'abbiamo fatta!! Il 24 Gennaio 2023 il Parlamento Europeo ha ricevuto in audizioni pubblica l'ICE

Qui potete trovare la pagina dedicata all'iniziativa https://www.savebeesandfarmers.eu/eng/

Come possiamo attuare questa transizione?

Alla Commissione europea, chiediamo di proporre atti giuridici che prevedano l’eliminazione progressiva dei pesticidi sintetici, il ripristino della biodiversità e il sostegno agli agricoltori durante la transizione.

Essendo un cambiamento progressivo, si chiede infatti di eliminare l’uso di pesticidi all’80% entro il 2030, cominciando dai più pericolosi, ed entro il 2035 l’eliminazione al 100%.

Per fare questo bisogna investire sull’agricoltura di piccola scala, diversificata e sostenibile, sostenendo inoltre un rapido aumento delle pratiche agroecologiche e biologiche e consentendo la formazione e la ricerca indipendente degli agricoltori in materia di agricoltura senza pesticidi o almeno con un uso più moderato e consapevole degli stessi.

Perché siamo arrivati a questo punto?

Le principali cause della perdita degli impollinatori e degli insetti più in generale sono:

  • Crisi climatica
  • Uso smoderato e sconsiderato dei pesticidi: avvelenamento
  • Inquinamento
  • Consumo di suolo e distruzione di habitat
  • Estensione di monocolture
  • Malattie e parassiti alloctoni
  • Fattori ancora non conosciuti

Purtroppo le politiche agricole del passato sono state orientate esclusivamente verso l’aumento delle rese, possibili grazie all’incremento dell’uso di agrofarmaci tossici per noi e l’ambiente.

Come tutti sapete, la biodiversità sta scomparendo, comprese le nostre amate api, farfalle e altri insetti selvatici.

Proprio perché sono selvatici non si sa nemmeno di preciso quanto sia l’entità di questi danni, anzi il valore è sicuramente sottostimato.  

Potete solo immaginare i danni che ne possono derivare.

Piccola/grande curiosità!

Dalle api (selvatiche e non) dipende il 90% del cibo mondiale!

Esse con la loro attività, permettono l'impollinazione 71 delle 100 specie di colture che forniscono il 90% del cibo nel mondo.

Se scomparissero gli impollinatori più del 75% di tutte le colture non esisterebbero più, assieme al 90% delle piante selvatiche.

Si può cambiare?

Questa iniziativa è solo l’inizio di un grande e lungo cambiamento. Tanti paesi sono ancora restii a credere in un futuro diverso dal loro “solito modo di coltivare” ma è necessario, se non obbligatorio cambiare rotta!

Le firme che sono arrivate all’Unione Europea, più della metà arrivano dalla Germania (526mila firme), poi i Paesi Bassi (quasi 100mila), Francia (quasi 90mila). In Italia, hanno firmato l’iniziativa 43.400 cittadini.

In Commissione europea i “nemici” di questa proposta sono le lobby dell’industria e i politici conservatori che hanno cercato di indebolirla, ritardarla e persino sbarazzarsene.

Cercano di puntare sulla mancanza di ricerche in merito per ritardare l’approvazione, oltre a sostenere che la mancanza dell’uso dei pesticidi porterebbe ad una minaccia della sicurezza alimentare.

L’unica seria minaccia per la sicurezza alimentare però è costituita dai sistemi produttivi non sostenibili.

Riportiamo un estratto del documento di analisi sottoscritto dalla stessa commissione europea in cui si legge “l’attuale modello di produzione agricola, basato su metodi intensivi e sull’utilizzo di chimica di sintesi, potrebbe rappresentare una minaccia a medio termine per la sicurezza alimentare e questo a causa della perdita di biodiversità, del probabile aumento dei parassiti, del peggioramento della salute del suolo e della perdita degli impollinatori, che svolgono una funzione fondamentale per l’agricoltura”.

Lasciamo a voi tirare le somme e fare tutte le considerazioni del caso. Sarà una battaglia lunga e difficile, in contrasto con grossi colossi mondiali che difficilmente accuseranno il colpo.

Se volete rimanere aggiornati su questo tema, e seguire gli sviluppi, vi rimandiamo al sito ufficiale: https://www.savebeesandfarmers.eu/ita/