22-07-2024 NOTA TECNICA
NOTA TECNICA
Solo due impressioni al volo poiché è presto per un bilancio definitivo.
La PRODUZIONE PRIMAVERILE è stata scarsa o nulla. Pochissime le partite giunte al laboratorio della nostra Cooperativa e quasi mai miele monoflorale di Acacia. Più spesso erano Millefiori, dove la presenza di miele di acacia era accompagnato in modo più o meno consistente da altri nettari come Acero, Gledizia ecc.
Se poi ALLARGHIAMO LA VISUALE per mettere a fuoco tutta l’annata, possiamo dire che in molte zone le raccolte primaverili effettuate sono state poi rese vane dalle successive giornate di pioggia durante le quali le famiglie hanno consumato quanto immagazzinato. Una continua tela di Penelope.
La fioritura del tiglio, che aveva salvato in extremis la produzione del 2023, non ci ha rinnovato il favore, mancando completamente quasi ovunque e lasciando i melari leggeri.
Persa ormai ogni speranza, grazie alla fioritura del castagno, c’è stato un piccolo recupero. Una fioritura imponente e in concomitanza con un meteo all’insegna del bel tempo che ha dato modo alle api di raccogliere bene. Inizialmente è stata forte la disponibilità di polline del quale, le api, hanno fatto grande incetta. Successivamente è arrivato il nettare che ha profumato l’aria degli apiari. Un nettare che impiega un po’ ad asciugare per cui chi ha tolto presto i melari deve fare i conti con un miele molto umido. Fortunatamente questa fioritura si è prolungata, grazie alle condizioni meteo favorevoli, esaltandone la scalarità dovuta alle diverse esposizioni ed altitudini delle piante.
Le abbondanti e frequenti piogge del 2024 hanno prolungato le fioriture delle essenze prative per cui si nota ancora una leggera importazione anche se bisogna rilevare che, ormai, si registra complessivamente una perdita di peso negli alveari posti su bilance, dato che le api sono attivamente impegnate a concentrare il nettare raccolto per trasformarlo in miele.
In alta montagna le fioriture sono ancora attive, in particolare il Rododendro che quest’anno si presenta in modo spettacolare. Peccato che le condizioni climatiche hanno, in molti casi, fatto rinunciare al nomadismo in quota.